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Stellantis presenta il "Piano Italia": investimenti e nuovi modelli per rilanciare il settore

Critiche sulle tempistiche e sugli ammortizzatori sociali

Il tavolo ministeriale del 17 dicembre 2024 ha visto Stellantis presentare il "Piano Italia", un programma che ambisce a rilanciare il settore automotive nel Paese attraverso investimenti, nuovi modelli e iniziative per la salvaguardia occupazionale. Tuttavia la risposta tra le parti sociali e politiche è stata tutt'altro che uniforme, con opinioni divergenti che spaziano dall'ottimismo cauto alle critiche più severe.

Stellantis ha annunciato una serie di investimenti tra cui 2 miliardi di Euro entro il 2025 destinati agli stabilimenti in Italia e 6 miliardi per acquisti da fornitori locali. Per quanto riguarda la produzione, l'azienda ha delineato una strategia per i vari impianti. A Pomigliano d'Arco è prevista la produzione estesa della Panda fino al 2030, con l'introduzione della nuova piattaforma STLA-Small nel 2028. A Mirafiori (Torino) si punta sulla produzione della 500 in versione ibrida ed elettrica, consolidando al contempo il ruolo del sito come centro per l’economia circolare e le batterie. Lo stabilimento di Cassino produrrà versioni ibride ed elettriche di Alfa Romeo Giulia e Stelvio, oltre a un nuovo modello top di gamma. A Melfi si assisterà al lancio di sette nuovi modelli, tra cui DS7 e Jeep Compass, con soluzioni elettriche e ibride. Modena vedrà lo sviluppo di un polo di alta gamma con Maserati, in collaborazione con l'ecosistema della Motor Valley, mentre ad Atessa si punta sull’ampliamento della gamma di veicoli commerciali, con il lancio di un nuovo Large Van elettrico previsto per il 2027. Inoltre il Gruppo ha sottolineato l'importanza della transizione verso la mobilità sostenibile, aderendo a fondazioni come AI 4 Industry di Torino per la ricerca sull’intelligenza artificiale e le tecnologie verdi.

Le reazioni delle parti sociali sono state diverse. Il segretario generale della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, ha definito l'incontro "un momento di svolta", elogiando il rilancio di Pomigliano e l’ampliamento dell’offerta di modelli elettrici e ibridi, pur richiedendo ulteriori chiarimenti su Maserati e soluzioni urgenti per gli ammortizzatori sociali. La Fiom invece ha espresso forte scetticismo. Le critiche si sono concentrate sui ritardi nei progetti, con molte iniziative che partiranno solo dal 2028, lasciando aperto il rischio di un prolungato utilizzo degli ammortizzatori sociali. Alcuni degli impegni presi sono stati definiti "contentini", privi di una reale strategia di rilancio del settore. Inoltre è stata evidenziata l’incertezza sui volumi produttivi, con stime per il 2025 che indicano un livello produttivo ancora modesto, attorno alle 350.000 unità, simile a quello degli anni '50.

Durante il tavolo le Regioni Campania e Abruzzo hanno espresso un giudizio positivo sull'incontro. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha sottolineato l'importanza strategica dello stabilimento di Pomigliano per l'economia locale, accogliendo favorevolmente l'annuncio della piattaforma STLA-Small e dei nuovi modelli previsti. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha evidenziato il ruolo cruciale del sito di Atessa nella produzione di veicoli commerciali, ribadendo la necessità di ulteriori investimenti per garantire competitività e occupazione nell'intera filiera regionale.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da Mobilità.news.

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