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Spostamento produzione Maserati e preoccupazioni sindacali per futuro occupazionale

Sindacati sollecitano il Governo a intervenire per garantire stabilità e nuovi investimenti nel settore auto

Questa mattina, durante una riunione in videoconferenza, Stellantis ha annunciato la decisione di trasferire tutta la produzione Maserati dall’impianto di Mirafiori a quello di Modena. Questa mossa evidenzia una situazione critica per il brand di lusso del gruppo. Tuttavia, i volumi attuali di produzione nei due stabilimenti non saranno sufficienti a garantire il pieno utilizzo dello storico sito modenese, mentre l’impianto torinese di Mirafiori si trova inevitabilmente indebolito. I lavoratori impegnati sulla linea Maserati a Torino verranno riconvertiti alla produzione della Fiat 500 ibrida a partire dalla fine del 2025.

Lo ha dichiarato in una nota congiunta Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile del settore mobilità, insieme a Maurizio Oreggia, coordinatore nazionale automotive della stessa sigla sindacale. Inoltre, si sottolinea la performance insoddisfacente della produzione del Maserati Grecale realizzato a Cassino, che rappresenta uno degli stabilimenti più colpiti dalla crisi interna a Stellantis. Secondo i vertici sindacali, è fondamentale che Maserati venga rilanciata all’interno di un piano industriale globale per il gruppo nel nostro Paese. La situazione attuale è quella di una "coperta corta", dove ogni possibile soluzione non garantisce certezze per il futuro occupazionale e produttivo.

Lodi e Oreggia evidenziano l’urgenza della nomina del nuovo amministratore delegato di Stellantis, indispensabile per avviare un dialogo concreto sul futuro produttivo dell’azienda in Italia. I dati indicano un continuo calo delle produzioni, anche rispetto al 2024, già anno particolarmente negativo in termini di volumi e ricorso agli ammortizzatori sociali. Serve con urgenza l’introduzione di nuovi modelli di massa per rilanciare la produzione automobilistica e salvaguardare l’occupazione nel settore.

Per questo motivo, i sindacati chiedono un intervento deciso da parte del Governo. La Presidente del Consiglio viene invitata a convocare con urgenza un tavolo di confronto a Palazzo Chigi, affinché non si perda ulteriore tempo prezioso e si possa dare una risposta concreta alla crisi che coinvolge Stellantis e il comparto automotive italiano.

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