Non si è ancora conclusa la trattativa tra il presidente americano Donald Trump e l'Unione europea per la definizione dei dazi. C'è ancora tempo per decidere, sembra il presidente voglia aspettare almeno altre 72 ore prima di inviare all'Ue la lettera con la comunicazione dei dazi. La data dell'entrata in vigore delle tariffe inoltre dovrebbe slittare al 1° agosto.
Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito la propria linea, ovvero negoziare "con forza e unità". Si punta ora sul compromesso dei dazi reciproci al 10%, ma con margini di flessibilità per settori strategici come aviazione, automotive, tech, agroalimentare e farmaceutica.
Per quanto riguarda invece gli altri Paesi, Trump ha annunciato l'invio delle lettere a 14 Stati ritenuti non collaborativi. Dazi al 25% per Giappone, Corea del Sud, Malaysia, Tunisia e Kazakistan, al 40% per Myanmar e Laos, al 36% per Thailandia e Cambogia, al 35% per Serbia e Bangladesh, al 32% per Indonesia, al 30% per Sudafrica e Bosnia Erzegovina. Tariffe che però potrebbero essere modificate secondo il presidente "verso l'alto o verso il basso, a seconda del nostro rapporto con il vostro Paese". Sembra però che il tycoon sia ancora aperto a trattative.