Un'altra persona ha perso la vita in un incidente provocato da un'auto che procedeva contromano: è il terzo caso nel giro di pochi giorni. Ieri, a guidare la vettura sulla tangenziale sud di Parma un uomo di 81 anni, morto a causa dell'impatto frontale. Si è scontrato prima con un secondo veicolo e ha coinvolto poi una terza auto in transito. Coinvolti nell'accaduto, un 60enne trasportato poi in ortopedia con fratture multiple e una donna di 40 anni che ha riscontrato lesioni di particolare entità. Sul posto sono intervenuti subito i Vigili del Fuoco, la Polizia Locale e i soccorsi del 118 che hanno provveduto a portare i conducenti all'ospedale, ma nel caso dell'81enne non c'è stato nulla da fare per via delle gravissime ferite. La tangenziale è rimasta chiusa a lungo e ha comportato deviazioni.
Anche in questo incidente, come quello avvenuto nel giorni scorsi (vedi Mobilità.news), il responsabile è una persona anziana. In occasione dei recenti avvenimenti Giordano Biserni, presidente di Asaps (Associazione sostenitori ed amici della Polizia stradale, attiva nella promozione della sicurezza sulle strade), sulla base dei dati raccolti dall'osservatorio della propria associazione ha dichiarato: "Gli incidenti più tragici vedono protagonisti i conducenti anziani. Su 7 incidenti mortali del 2025 abbiamo già 10 vittime, il 57% di questi scontri mortali è stato causato da ultraottantenni. Su 100 incidenti, dai nostri dati, risulta che gli ultrasettantenni, rappresentano il 13%. Se andiamo a focalizzare gli incidenti con vittime mortali, la percentuale schizza al 31% e i conducenti sono tutti over 80". Parlando degli altri casi ha aggiunto che, sempre secondo i dati raccolti dall'osservatorio, "su 100 incidenti il 12% è provocato da autisti ubriachi o drogati, mentre il 10% da stranieri che hanno meno confidenza con la nostra rete stradale" e gli altri "forse alla stanchezza o all'uso del cellulare". Riguardo al rinnovo delle patenti per le persone anziane, Biserni ha proposto: "Si vada oltre la visita oculistica. I medici di famiglia dovrebbero essere obbligati a fornire un certificato che attesti lo stato di salute. Poi, si accertino i tempi di reazione. Si facciano esami approfonditi dell'udito. Test sulle capacità cognitive e sull'orientamento". "Le famiglie devono accompagnare gli anziani alle visite e devono avere un ruolo attivo informando il medico su ogni condizione non accertata" ha concluso.