Secondo un'analisi condotta dalla società di consulenza Pwc, la produzione di auto in Italia è scesa ai minimi storici, con un calo di 600 mila unità nel 2024 e una diminuzione del 67% rispetto al 2000. Anche l'utilizzo degli impianti è diminuito. Se questa tendenza dovesse continuare, sempre da quanto riportato dal report, tra il 2025 e il 2027 la componentistica perderebbe fino a 25 miliardi di Euro di ricavi, con ripercussioni su 70 mila posti di lavoro e sul Pil italiano.
Un'opportunità per l'industria però potrebbe essere la riconversione al settore della difesa, come spiega lo studio. Già il 16% dei fornitori auto italiani infatti lavora in questo ambito, in particolare nelle aree di powertrain (32%), elettronica (22%), bodywork e chassis (19%), interni ed esterni (16%) e piccola componentistica (11%). In questo momento storico gli investimenti nella difesa previsti dall'Italia, anche in relazione alla Nato, e dall'Unione europea rendono questo settore un business interessante per chi fino ad oggi ha lavorato nell'automotive.