Ferrovie dello Stato (FS)guarda oltreconfine con ambizioni crescenti: oltre alle presenze consolidate in Francia e Spagna, Trenitalia punta a collegare Parigi a Londra con il Frecciarossa, obiettivo che l'ad Gianpiero Strisciuglio spera di realizzare entro il 2029, annunciato all'"Expo Ferroviaria" di Milano (30 settembre-2 ottobre). Sullo scacchiere nazionale è confermato un forte piano di ammodernamento: entro il 2027 è previsto un investimento di circa 7 miliardi per il rinnovo quasi integrale delle flotte regionali ed altri 500 milioni destinati agli Intercity.
Tra i nuovi rotabili il Coradia Stream, sviluppato con Alstom ed assemblato negli stabilimenti di Savigliano, Sesto San Giovanni e Bologna, è già mostrato come esempio operativo: velocità massima 200 km/h, capacità superiore a mille posti ed ingresso in servizio programmato per Toscana, Umbria e Lazio.
Secondo il management di Alstom, il treno è frutto di competenze industriali interamente locali. Il contesto politico ed infrastrutturale è spinto da una forte spinta agli investimenti: il ministro Matteo Salvini ha parlato di un "rinascimento infrastrutturale" e di risorse per le ferrovie per circa 165 miliardi stanziate in tre anni. Il comparto mostra numeri solidi: nel 2024 fatturato intorno a 7,1 miliardi (+11,5%), oltre 22.500 addetti, ordini per oltre 11 miliardi ed export vicino a 1,5 miliardi, con il sostegno di circa 25 miliardi del Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza). Tra le priorità tecniche indicate dagli operatori restano il rinnovo degli Intercity e l'estensione del segnalamento Ertms sull'intera rete entro il 2041. Le criticità non mancano: l'incidenza dei costi delle materie prime —fino al 40% sul costo del materiale rotabile— e la carenza di competenze tecniche rappresentano sfide strategiche per mantenere la competitività della filiera.