Mobilità.news ha intervistato Gaudenzio Parenti, direttore generale di Ancip (Associazione nazionale compagnie imprese portuali). Nata nel 1993, è l’associazione di categoria del settore portuale più antica. Ha traghettato le vecchie compagnie portuali negli attuali somministratori di manodopera all’interno degli scali o nelle odierne attività imprenditoriali. Ancip comprende circa 70 imprese ed è l’unica ad avere tutte le tipologie di società autorizzate ad operare nei porti.
Parenti ha parlato di Ancip come di una vera e propria tradizione nel settore portuale. Ha anche raccontato come si sviluppano le attività all'interno dei porti, con particolare attenzione ai retroporti, e qual è il ruolo dell'Unione europea nel supportare i collegamenti. Toccato poi il tema di attualità dei dazi doganali, che hanno un effetto anche sugli scali italiani, e della decarbonizzazione del settore marittimo, intenzione ritenuta troppo ottimistica. Tra le domande, una solo all'apparenza banale: perché una nave dovrebbe scegliere di attraccare in un porto italiano e non in uno estero?
Sotto, il video con le risposte di Parenti: