La riqualificazione del porto di Molfetta rappresenta la priorità strategica per il rilancio del territorio, ha spiegato il commissario prefettizio Armando Gradone, prefetto in pensione nominato dall'ufficio territoriale del governo di Bari. E' subentrato dopo la sospensione e lo scioglimento del Consiglio comunale, provocati dalle dimissioni congiunte di 13 consiglieri, ed arriva in un Comune scosso dagli sviluppi giudiziari: a giugno il sindaco Tommaso Minervini è stato arrestato e posto ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Trani su presunte irregolarità negli appalti collegati a scambi di voti.
Il commissario ha trovato un apparato amministrativo più solido di quanto temesse: "professionisti preparati e motivati", ha affermato, pronti a dialogare per realizzare progetti attesi dalla collettività. Gradone punta ad un intervento operativo nel breve periodo, fino alle prossime elezioni, per avviare concretezze sul fronte portuale e su altre progettualità prioritarie. Nonostante la crisi politica recente, la comunità mostra voglia di voltare pagina e di riaffidarsi alle istituzioni come leva di sviluppo. Per il commissario, è fondamentale recuperare fiducia ed imprimere una svolta che traduca le aspettative locali in cantieri ed opportunità economiche, con il porto al centro di un piano di crescita sostenibile per l’intera area.