Le Filippine stanno indagando sul diniego di ingresso e la deportazione di circa 100 marittimi filippini dagli Stati Uniti entro metà 2025. L'ambasciata filippina ha chiesto spiegazioni alle autorità americane, che hanno risposto che i rifiuti d’ingresso sono conformi alle leggi USA.
L’International Seafarers Action Center ha denunciato il trattamento "ingiusto e disumano" riservato a oltre 100 marittimi tra aprile e luglio, citando in particolare il caso di 21 membri dell’equipaggio della nave da crociera Carnival Sunshine, detenuti senza prove e accusati falsamente di possesso di materiale pedopornografico, poi espulsi con divieto di rientro per 10 anni.
Il sottosegretario filippino Bernard Olalia ha confermato in Senato che nessuno dei marittimi è stato formalmente accusato o processato. L’ambasciata USA ha detto che il Dipartimento dei lavoratori migranti offre assistenza ai marittimi coinvolti.