Il Comitato di gestione del porto di Genova ha approvato il bilancio di previsione 2026 che presenta entrate per un valore di 184,07 milioni di Euro ed interventi di spesa pari a 291,08 milioni di Euro “in gran parte connessi all’attuazione degli interventi infrastrutturali del programma delle opere ordinario estraordinario”, come sottolinea il comunicato ufficiale. Per quanto attiene alle entrate tributarie, nel 2026 si prevede un ammontare di risorse di 59,7 milioni di Euro in considerazione dell’andamento dei traffici marittimi.
Per quanto concerne, invece, la gestione del territorio demaniale, si prevedono valori dei canoni concessori per 37,4 milioni di Euro. Le entrate in conto capitale ammontano a 59,09 milioni di Euro, “essenzialmente derivanti da trasferimenti statali e regionali per 58,54 milioni di Euro”.
Sul fronte delle spese, il bilancio 2026 prevede spese correnti paria 99,91 milioni di Euro ed impegni di spesa in parte capitale per 174,12 milioni di Euro, di cui 128,24 milioni circa destinati ad opere, fabbricati e manutenzioni straordinarie, che si aggiungono ad un programma straordinario da 3,57 miliardi e ad opere ordinarie incorso per circa 727 milioni di Euro.
Tra i progetti strategici spiccano la Nuova Diga Foranea di Genova, il potenziamento della logistica ferroviaria e stradale, la digitalizzazione dei porti, la cybersecurity. L’impegno per la sostenibilità si concretizza attraverso i progetti “Green Ports” ed “Agroalimentare”, finanziati dal Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza), per un totale di oltre 50 milioni di Euro, oltre agli interventi di Cold Ironing (62 milioni di Euro).
Rilevanti gli investimenti nella digitalizzazione: sono, infatti, previsti 4 milioni di Euro per la realizzazione di un’infrastruttura wireless Das 5G nei porti di Genova e Savona e 5 milioni di Euro per interventi di Cybersecurity, Port Community System e servizi connessi.
Il porto continua a fronteggiare l’impatto del “caro materiali”, con richieste di ristoro per oltre 120 milioni di Euro, di cui più della metà già riconosciuti. Le spese contemplano, inoltre, 22,46 milioni per rimborso mutui e 21,97 milioni di immobilizzazioni materiali ed immateriali.
Nelle spese correnti particolare rilevanza è dedicata ai servizi di pubblica utilità, con la previsione di spese per pulizia e bonifica per 6,95 milioni di Euro, spese per servizi di vigilanza per 6,31 milioni di Euro, e spese per utenze portuali per 1,4 milioni di Euro.
Per quanto concerne le spese di personale, il bilancio di previsione 2026 contempla la completa attuazione del piano dei fabbisogni con la saturazione delle posizioni in pianta organica, previste in 335 unità. Sono, inoltre, previsti i contributi per 5,3 milioni di Euro alle compagnie portuali ed il contributo (un milione di Euro) per l’attività di manovra ferroviaria negli scali del sistema ai sensi della Legge di bilancio 2025.
Con riferimento ai programmi di opere, molto significativi sono gli interventi del programma ordinario, che per gli scali di Savona/Vado Ligure e Genova prevedono una spesa di 72,44 milioni di Euro a fronte di impegni previsti per il 2025 di 42,26 milioni di Euro. Nel programma straordinario sono previsti impegni per oltre 41,12 milioni di Euro.Si conferma la straordinaria capacità di spesa in opere e lavori con la previsione di flussi di cassa nel 2026 per 406,5 milioni di Euro, risorse che vengono immesse nel sistema economico per le imprese aggiudicatarie dei lavori. L’analisi del trend degli avanzi di amministrazione indica che l'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale è passata da 300 milioni di Euro nel biennio 2017/2018 a 49,48 milioni di Euro per il 2026.
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