Il Comitato di gestione del Porto di Genova ha approvato il Piano operativo triennale 2026-2028 (Pot), primo documento programmatico dopo il rinnovo dei vertici dell’AdSP che ha portato alla presidenza di Matteo Paroli e, pochi giorni fa alla nomina del segretario generale Tito Vespasiani. Si tratta dello strumento per l’applicazione delle strategie individuate che, in coerenza con il bilancio di previsione 2026, traccia le linee di intervento le quali prevedono la prosecuzione degli investimenti in opere infrastrutturali: prima fra tutte, la Nuova Diga foranea di Genova, per il potenziamento e la sostenibilità dei traffici, sia merci che passeggeri, con l’ampliamento di Ponte dei Mille Levante ed interventi di integrazione della mobilità con aeroporto e ferrovia, e delle attività della cantieristica nell’area delle riparazioni navali di Genova, oltre ad interventi nell’area savonese come il ripristino della banchina 32 e della scassa 33.
Parallelamente si rafforza la competitività logistica attraverso il completamento degli ultimi miglia stradali e ferroviari, l’infrastrutturazione dei varchi di Ponente e San Benigno nel bacino di Sampierdarena e l’implementazione di politiche di incentivazione del trasporto ferroviario. Il Pot accelera, inoltre, la trasformazione digitale con l’evoluzione del Port Community System, l’interoperabilità con i sistemi di controllo accessi ed il Pmis e l’adozione dei servizi avanzati dell’Agenzia delle dogane (Aida) per la completa digitalizzazione dei controlli in uscita (port tracking).
Sul fronte ambientale, il documento prevede l’elettrificazione delle banchine, diffusi interventi di efficientamento energetico e l’implementazione di sistemi di monitoraggio e sensoristica smart. A supporto del lavoro portuale è previsto il rinnovo delle autorizzazioni ex-articolo 17 e la conferma delle misure di sostegno al settore, perseguendo la creazione di valore per il territorio ed il sostegno all’occupazione connessa al porto e alla sua filiera. Il Comitato di gestione ha approvato, tra gli altri, un provvedimento riguardante la gestione e lo sviluppo delle aree portuali, con particolare attenzione alla continuità operativa del comparto delle riparazioni navali. È stato deliberato il rilascio ad Ente Bacini Srl della concessione demaniale marittima fino al 31 dicembre 2029 per l’intero compendio di 232.809 mq comprendente i cinque bacini di carenaggio del porto di Genova.
La proroga, richiesta dalla società attualmente concessionaria fino al 2025, consente di allineare la durata della concessione ai tempi dei lavori pubblici sui bacini n. 4 e n. 5, previsti fino al 2029 nell’ambito del Programma straordinario per le aree delle riparazioni navali. Poiché i lavori tra il 2025 ed il 2029 ridurranno la piena operatività dei bacini, la concessione di breve durata è stata considerata la più adatta per accompagnare la fase di cantiere e consentire una successiva riorganizzazione complessiva del comparto.
“Il Comitato di Gestione rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso che stiamo costruendo -spiega il presidente AdSP Matteo Paroli-. Tutte le amministrazioni che ne fanno parte hanno confermato piena condivisione e coerenza rispetto alla visione strategica che guida la nostra azione. L’unanimità con cui
sono stati approvati la nomina di Tito Vespasiani a segretario generale, il bilancio di previsione 2026, che delinea i programmi di investimenti in opere strategiche per il sistema portuale, ed il Piano operativo triennale è la prova concreta di questa unità d’intenti”.
Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da Mobilità.news.
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