La Guardia di Finanza ha effettuato nei giorni scorsi un accesso negli uffici di Anas per acquisire documentazione nell'ambito di un'indagine "top secret" coordinata dalla procura di Milano, diretta dal procuratore Marcello Viola. L'intervento, condotto per acquisizione documentale, è ufficialmente collegato ad un fascicolo al momento coperto dal segreto istruttorio: dalla procura e dagli investigatori non filtrano dettagli sulle ragioni o sull'oggetto specifico dell'accertamento.
Secondo fonti investigative, il filone potrebbe riguardare appalti pubblici ed –almeno non esclusivamente– aspetti con ricadute politiche. Per Anas, la tensione è alta: la società, che gestisce rete stradale e viadotti nazionali e che potrebbe essere oggetto di scorporo dal Gruppo Ferrovie nell'ambito della manovra economica, attraversa mesi di particolare complessità amministrativa e reputazionale. Non è la prima volta che Anas finisce sotto la lente della magistratura: in passato la società è risultata coinvolta in indagini connesse al cosiddetto "sistema Verdini", che aveva portato ad approfondimenti su consulenze e presunti meccanismi corruttivi legati ad appalti.
Alcuni protagonisti di quelle vicende hanno concordato riti alternativi con la procura. Domani la procura potrebbe rendere note ulteriori informazioni sull'operazione in corso. Nel frattempo Anas e gli organi inquirenti mantengono il massimo riserbo mentre il Paese osserva, con interesse tecnico e politico, evoluzioni che potrebbero avere ripercussioni sulla governance delle infrastrutture e sui processi di affidamento dei lavori pubblici.