La possibile cessione degli asset editoriali di Gedi da Exor al gruppo greco Antenna ha suscitato nei giorni scorsi una reazione critica da parte di Pier Silvio Berlusconi, ad di Mfe, intervenuto ieri sera durante la consueta cena di fine anno negli studi di Cologno Monzese. Pur riconoscendo la logica dei mercati, ha dichiarato di provare una certa amarezza all’idea che una fetta significativa della storia editoriale italiana finisca all’estero. Ha tuttavia precisato che non intende formulare giudizi anticipati: tutto dipenderà dall’operato di chi acquisterà. Se il nuovo proprietario saprà rispettare le linee editoriali, tutelare il pluralismo e preservare i livelli occupazionali, la transazione potrà essere valutata positivamente.
Il ceo di Mfe ha sottolineato come pluralismo, indipendenza e lavoro siano valori imprescindibili per il giornalismo nel nostro Paese. Sull’ipotesi che Mfe possa entrare in gioco per rilevare "La Repubblica", Berlusconi ha definito l’idea suggestiva ma al momento più da ‘fanta-editoria’ che da piano concreto: ammette di esserne incuriosito ma parla di scenario poco realistico. Infine ha ricordato che Mfe già controlla due testate "gioiello" come "Il Corriere della Sera" e la "Gazzetta", riconoscendo al collega Urbano Cairo il merito di averne preservato l’identità e la coerenza storica.