La mozione di maggioranza sulla libertà di stampa sollecita il Governo a preservare il giornalismo autentico in tutte le sue forme, bilanciandone l’esercizio con il rispetto della dignità e della riservatezza dei cittadini. Tra gli impegni assunti figura la valutazione di interventi legislativi volti a rafforzare le garanzie che tutelano il diritto di cronaca, prevenendo però abusi ed usi distorti di tale diritto. Particolare rilievo viene dato alla salvaguardia della presunzione di innocenza: si propone di riconoscere il diritto alla riabilitazione della reputazione, prevedendo la pubblicazione dell’accertamento dell’assoluzione o del proscioglimento, con la stessa evidenza data all’informazione sull’apertura del procedimento o alle notizie emerse durante le indagini. La mozione prevede la costituzione di un tavolo interministeriale con la partecipazione dell’Ordine dei giornalisti e degli editori per monitorare gli effetti della disciplina sulle liti temerarie.
A livello europeo si punta a promuovere iniziative per armonizzare le sanzioni in materia di diffamazione, assicurando la piena proporzionalità della pena rispetto alla gravità del fatto. Si affrontano inoltre temi di equità lavorativa: parità di trattamento e retributiva tra donne ed uomini nel giornalismo, con misure specifiche per la tutela della maternità e contro ogni discriminazione. Infine la mozione sostiene iniziative per rafforzare l’autonomia operativa dei media del servizio pubblico, garantendo flussi economici prevedibili per investimenti tecnologici e trasparenza e merito nelle nomine dei vertici, oltre a considerare l’impatto dell’intelligenza artificiale sul settore.