Nove miliardi di Euro. È quanto The European House-Ambrosetti stima potrebbe arrivare in più con la rideterminazione della durata delle concessioni idroelettriche. L'introduzione del ricalcolo, in sostanza, secondo gli esperti, metterebbe gli operatori nella condizione di investire in Italia quella cifra monstre, in aggiunta alla cifra dello scenario attuale. 

Gli investimenti abilitati dalla rideterminazione della durata delle concessioni idroelettriche consentirebbero, dunque, un efficientamento e un aumento della produzione di energia idroelettrica già nei prossimi anni: l'incremento stimato è compreso tra il 5% e il 10% rispetto allo scenario attuale. In pratica parliamo di un range tra +2.475 e +4.950 GWh, pari al fabbisogno elettrico di circa 1 milione di famiglie italiane. 

Si tratta, secondo Ambrosetti, di investimenti addizionali che permetterebbero di generare ulteriori 26,5 miliardi di Euro sul territorio: questo attraverso gli effetti indiretti e indotti. Il moltiplicatore economico dell'idroelettrica, infatti, è pari a 2,96: ciò significa che, per ogni Euro di impatto diretto, si genererebbero nell'economia ulteriori 1,96 Euro. Ricadute estremamente positive anche per le casse dello Stato: col solo gettito iva derivante da questo investimento addizionale, l'erario incasserebbe 3,9 miliardi di Euro. 

Un aumento, quello prodotto dall'idroelettrico, che avrebbe ricadute importanti anche relativamente al contributo delle Fer nella composizione del mix energetico nazionale in termini di generazione: secondo le stime elaborate da The European House-Ambrosetti, con un incremento dell'1,7% la produzione lorda complessiva derivante dalle Fer sul totale della produzione nazionale passerebbe dal 41,7% del 2020 a un valore pari al 43,4%.