Il Gruppo Volkswagen ha deciso di patteggiare con il governo britannico sul caso Dieselgate. Nelle scorse ore la casa automobilistica tedesca ha accettato di risarcire oltre 90.000 automobilisti del Regno Unito, proprietari di vetture diesel, con una cifra di circa 227 milioni di Euro. Si tratta di un indennizzo riconosciuto per cercare di chiudere lo scandalo sulle "emissione truccate" scoppiato nel 2015.
"Questo accordo è un’altra importante pietra miliare, dal momento che il Gruppo sta cercando di superare gli eventi fortemente deplorevoli relativi al settembre 2015", ha dichiarato il capo dei legali del costruttore tedesco, Philip Haarmann, citato dall'agenzia di stampa britannica Reuters.
L'accordo è stato raggiunto in via stragiudiziale, ovvero attraverso una mediazione voluta dalle parti per evitare un lungo e dispendioso confronto processuale. Infatti, nel dicembre del 2019 i clienti britannici avevano avviato una class action, accusando il gruppo automobilistico tedesco di aver violato le normative mediante l'installazione di dispositivi per la manipolazione del monitoraggio delle emissioni di CO2. Al momento non è arrivata ufficialmente alcuna ammissione di responsabilità da parte di Volkswagen, che ha accettato di pagare anche le spese legali.