Raddoppia il valore delle importazioni italiane di petrolio e gas russi: in un mese, cioè ad aprile scorso, l'Italia ha pagato circa 960 milioni di Euro. Lo mette in chiaro l’Istat che mostra come la cifra sia salita del 119% rispetto allo stesso mese del 2021. È questo l’effetto dell’incremento delle quotazioni che nell’ultimo anno hanno causato una crescita del valore del greggio del 70% rispetto a un anno fa. L’import energetico, addirittura, mostra un valore quasi triplicato (+ 193%): questo comporta anche un incremento del 109% dell’assegno staccato ai paesi Opec.
Per contro, sempre secondo l'Istat, a causa delle sanzioni crollano del 48% le esportazioni italiane verso Mosca confermando la drastica flessione registrata lo scorso marzo: gli acquisti di prodotti energetici pesano per oltre due terzi (+59,3%) sul “forte incremento tendenziale dell’import italiano dai paesi extra Ue”. Il deficit energetico supera 30 miliardi di Euro nei primi quattro mesi dell’anno: nello stesso periodo.
Ad aprile, riporta Ilfattoquotidiano.it, “le esportazioni verso i paesi extra Ue hanno proseguito la loro crescita su base mensile, ininterrotta da inizio anno e trainata soprattutto dalle vendite di energia e beni di consumo non durevoli”. L’Istat registra un incremento rispetto a marzo dell’1,9% per le esportazioni e del 6,4% per le importazioni.