Nella raffica di aumenti che non accenna ad avere tregua rientrano anche i treni. Da settembre, infatti, dovrebbero scattare i nuovi rincari ai ticket in Lombardia: una brutta notizia resa ancora peggiore dall'indiscrezione che vuole i rincari sconfinare anche sui mezzi del trasporto pubblico locale.
L'adeguamento in arrivo per i treni dovrebbe essere pari al 3,82% per il servizio ferroviario regionale: più ridotti, invece, i rincari per le tessere "Io viaggio ovunque in Lombardia", "Io viaggio ovunque in provincia" e per il trasporto su gomma, fissati all'1,91%. Se rimane così, l'aumento sarà un po' meno salato di quello che ci si sarebbe potuti aspettare, con un'inflazione che corre oltre il 7% e con il prezzo dei carburanti che solo oggi mostra di scendere un po', ma nemmeno più di tanto vista la corsa presa (Crollo dei prezzi di benzina e diesel).
"Quest'anno il consueto adeguamento delle tariffe del trasporto pubblico agli indici Istat si è rivelato molto più contenuto rispetto alle voci che circolavano nei giorni scorsi -spiega Claudia Terzi, assessore regionale ai Trasporti e alle infrastrutture-. Si parlava addirittura di un +7,6%, quando in realtà è molto più basso. Si tratta di un adeguamento delle tariffe unicamente legato all'inflazione, che senza i parametri di qualità introdotti da Regione Lombardia sarebbe stato ben più alto.
L'aumento dei prezzi è stato approvato dalla giunta regionale lombarda: è stato mitigato dall'applicazione di un algoritmo che tiene in considerazione alcuni standard qualitativi, tra cui il mancato raggiungimento di tutti gli obiettivi nel corso degli ultimi dodici mesi.
"Certo -aggiunge Terzi-, siamo consapevoli che il periodo non è facile: infatti, abbiamo previsto un emendamento al bilancio regionale che dà la possibilità alle agenzie del trasporto pubblico locale di decidere come modulare questi aggiornamenti, lasciando a loro la scelta di come e dove andare ad incidere con queste rimodulazioni".
Un capitolo a parte riguarda proprio i servizi urbani e interurbani: saranno le agenzie provinciali del Tpl a rivedere le tariffe e a decidere se applicare l'intero adeguamento oppure ridurlo, sempre tenendo conto degli obiettivi di qualità. Avranno tempo fino al 15 luglio.