Il 25 settembre si terranno le elezioni parlamentari ed il Governo attuale lascerà il posto ad nuovo Esecutivo. Sotto il profilo dei trasporti il ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibili (Mims), Enrico Giovannini, in una recente intervista rilasciata al quotidiano "Il Messaggero", ha fatto un bilancio della sua esperienza alla guida del dicastero.
"Sono stati approvati due decreti-legge sui nostri temi, abbiamo anticipato le riforme chieste dal Pnrr, abbiamo definito le regole tecniche per gli investimenti ferroviari e stradali del futuro, introducendo i criteri di sostenibilità ambientale. Dopo un anno e mezzo di lavoro adesso tutti parlano di infrastrutture e mobilità sostenibili, concetti che prima suscitavano non poche ironie e che oggi sono una realtà, anche nei porti, i cui piani di trasformazione incideranno positivamente anche sulle città in cui sono collocati", ha dichiarato il ministro.
Tra le riforme che più stanno a cuore a Giovannini ci sono la velocizzazione dei contratti di programma di Rete ferroviaria italiana (Rfi) "approvati in sette mesi quando prima ci volevano due anni" e le linee-guida per la manutenzione di ponti, gallerie e viadotti "con miliardi di Euro destinati al miglioramento delle strade secondarie". Nonché "il documento strategico per la pianificazione delle ferrovie, quello per lo sviluppo di strade ed autostrade, il piano per la sicurezza stradale, quello per la mobilità ciclistica".
Giovannini ha ricordato nei prossimi 10 anni la mobilità in Italia cambierà soprattutto grazie all'intermodalità che connetterà sempre più ed in modo sostenibile i porti, gli aeroporti e le stazioni ferroviarie. Oltre ai lavori presso le aerostazioni di Venezia, Olbia, Salerno e Genova, "abbiamo poi avviato o sbloccato progetti cruciali per il Paese, come quelli per le autostrade Tirrenica e Roma-Latina, per la Salerno-Reggio Calabria ferroviaria di Alta velocità, la velocizzazione della ferrovia adriatica, riconosciuto come secondo corridoio core italiano delle reti Tent-T, unico caso tra tutti i Paesi dell'Unione europea".