La società Rete ferroviaria italiana (Rfi) ha annunciato in questi giorni che le chiusure stagionali per lavori lungo la tratta Lecco-Tirano inizieranno l'11 dicembre 2022 e proseguiranno fino al 9 dicembre 2023. Previste 320 interruzioni di linea di sette ore nella fascia notturna, oltre a dieci interruzioni di tre giorni. Si tratta di attività propedeutiche all'organizzazione dei trasporti in vista dei Giochi olimpici invernali del 2026 a Cortina. Ed è subito polemica.
"Il timore che lo stop del servizio ferroviario da Tirano a Colico potesse essere ripetuto per un altro anno, addirittura due, lo avevamo. Certo è, però, che nessuno ce lo aveva comunicato ufficialmente. Non resta che augurarsi che questi lavori ed i sacrifici che ne derivano servano ad avere davvero un servizio più performante, oltre che pensare a contromisure per le prossime chiusure", spiega il vicepresidente di Confcommercio Sondrio, Matteo Lorenzo De Campo.
Segnalate le pesanti ripercussioni del blocco sull'intero mondo economico locale: "Che ne sarà di tutto il cicloturismo che doveva salire sui treni in estate? Numeri non ne abbiamo ancora, servirà avere dati alla mano per capire se il settore ha pagato pegno perché i turisti hanno scelto mete diverse. Ma se questi lavori porteranno ad un servizio migliore e più performante ne sarà valsa la pena. Certo è che un maggiore coinvolgimento del territorio sarebbe stato utile e gradito", conclude.
Lo stesso tipo di lavori interesserà anche la linea Sondrio-Tirano dall'11 giugno al 10 settembre 2023; altre interruzioni previste dal 9 giugno all'8 settembre 2024.