L'Autorità portuale di Gioia Tauro guarda all'orizzonte e vede un futuro prossimo sereno. Tutto merito dell’aumento del traffico-merci (container, auto, treni) registrato questa estate e che potrebbe portare alla fine della cassa integrazione per tanti lavoratori dello scalo calabrese. Secondo le previsioni lo scalo potrebbe movimentare fino a 3,5 milioni di Teu entro la fine del 2022 (+17% sul 2021).
Per raggiungere questo obiettivo sul tavolo dell'autorità ci sono progetti del valore di 100 milioni di Euro, finanziati con fondi dell’ente, del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ed altre risorse nazionali: il completamento delle banchine, l’approfondimento dei fondali, gli interventi di bonifica, la riqualificazione dell’area industriale. Entro fine agosto sarà completata la ristrutturazione dell’area per lo stoccaggio e la movimentazione di automobili con l’installazione di un’asta ferroviaria.
Tali progetti sono supportati dal trend positivo in corso. Basti pensare al trasbordo di autovetture che ha segnato un +147% su base annua: ha fatto registrare 43.885 auto nei primi sette mesi del 2021 e ha subito un incremento a 108.705 da gennaio a luglio 2022. Buone anche le performance del Gruppo Automar che gestisce il terminal automotive ed il numero dei treni provenienti dallo stabilimento Stellantis di Melfi.
Secondo la United Nations Conference on Trade and Development (Unctad) lo scalo tirrenico oggi è al primo posto in Italia, al quinto nel Mediterraneo ed il nono in Europa nelle operazioni di trasbordo (trasferimento di merci da un mezzo di trasporto ad un altro). Intanto, è pronto il documento che individua gli obiettivi di sostenibilità energetico-ambientale e le misure da attuare; ciò consentirà il pieno sviluppo del porto.