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Sicilia: gli autotrasportatori minacciano un fermo per Natale

La protesta contro la gestione della tassa Ets e il Sea Modal Shift si intensifica, con gravi ripercussioni sui trasporti nell'isola

Cresce nuovamente la tensione tra gli autotrasportatori siciliani e le istituzioni regionali, dopo aver sospeso una precedente protesta in attesa di un incontro con il ministero delle infrastrutture e dei Trasporti (Mit), il comitato autotrasportatori siciliani ha annunciato la ripresa del fermo dei servizi di trasporto, con gravi ripercussioni sulle forniture durante le feste natalizie. . "Lasceremo vuoti tutti gli scaffali dei supermercati, rifiutandoci di consegnare la merce", ha dichiarato Salvatore Bella, presidente del comitato.

Le questioni al centro della protesta sono: la tassa sulle emissioni Ets e il contributo Sea modal shift. La situazione è in peggioramento per il 2025 la tassa Ets aumenterà del 40% mentre il contributo sarà ridotto del 50%. Un quadro che gli autotrasportatori definiscono allarmante, soprattutto considerando che ad oggi sulla tratta Palermo-Genova, il costo della tassa per ogni imbarco è di 116 euro, mentre il contributo è fermo a soli 15 euro. Inoltre la Regione Sicilia non ha ancora fissato l'incontro promesso con il Mit.

L'assessorato alle infrastrutture è accusato dal comitato di non aver preso sul serio le richieste del settore, sottovalutando le implicazioni economiche.

"Se non troveremo risposte concrete, la nostra unica opzione sarà fermare tutto", ha concluso il presidente del comitato.

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