Nonostante il contesto internazionale sfidante, nei primi nove mesi dell’anno l’industria metalmeccanica-meccatronica italiana ha mostrato segnali di resilienza: le esportazioni in valore hanno registrato un incremento del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con +1,5% verso i partner Ue e +2,5% verso i mercati extra‑Ue. Le importazioni sono cresciute dell’1,5%, determinando un avanzo commerciale di 39,5 miliardi di Euro. I dati emergono dalla 176esima indagine congiunturale di Federmeccanica.
All’interno dell’area comunitaria i flussi verso la maggior parte dei Paesi sono stabili o in lieve crescita; unica eccezione significativa è la Francia, che segna un calo delle vendite del 0,4%. Sul fronte extra‑Ue spicca il miglioramento verso gli Stati Uniti, con le vendite italiane in aumento del 3,2%. Questo risultato è trainato dal comparto dei mezzi di trasporto (esclusi gli autoveicoli), mentre il segmento degli autoveicoli ha subito una contrazione consistente, con una riduzione del 22,0%. Nel complesso i numeri attestano una capacità del sistema produttivo di mantenere esportazioni positive malgrado venti contrari internazionali, sebbene la performance risulti eterogenea per tipologia di prodotto ed area geografica. Per gli operatori del settore resta cruciale monitorare le dinamiche dei segmenti a maggiore valore aggiunto —in particolare il trasporto industriale e la meccatronica applicata— per consolidare la ripresa e mitigare i fenomeni di debolezza concentrati in specifiche filiere come quella dell’autoveicolo..