Nissan, dopo aver chiuso il bilancio d'esercizio con oltre 4 miliardi di Euro, secondo alcune fonti nipponiche starebbe pianificando un programma di pre-pensionamento da luglio ad agosto. Questa strategia fa parte di un piano di ristrutturazione dell'azienda che prevede di tagliare 20.000 posti di lavoro in tutto il mondo. Il programma si rivolge ai dipendenti con contratto a tempo pieno, con un'età compresa tra i 45 e i 64 anni, che hanno almeno cinque anni di servizio consecutivo e che rivestono un ruolo di responsabilità di sezione, di dipartimenti, di sezione ad interim o di grado inferiore. Tra le categorie professionali coinvolte, quelle di vendite e contabilità, mentre sono esclusi i reparti di sviluppo, produzione e progettazione.
Sarebbero anche previste le chiusure delle due fabbriche giapponesi nella prefettura di Kanagawa, che contribuiscono al 30% della capacità produttiva del Paese. Entro il 2027 inoltre Nissan avrebbe l'intenzione di chiudere sette stabilimenti produttivi in tutto il mondo e di ridurre del 15% la forza lavoro.
Tra le cause che hanno portato alla necessità di ridimensionare i costi amministrativi, i dazi imposti da Trump alle case automobilistiche.
Sull'argomento, vedi anche la notizia pubblicata da Mobilita.news.