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MHI e Yamaha testano con successo un mega-drone aereo ibrido

Ricerca congiunta per un Uav con carico utile da 200 kg e autonomia estesa

Mitsubishi Heavy Industries (MHI) e Yamaha Motor hanno annunciato oggi di aver condotto con successo il primo test di volo di un prototipo di drone multirotore di medie dimensioni Uav (Unmanned aerial vehicle), progettato per trasportare un carico utile di ben 200 chilogrammi. Questo veicolo aereo senza pilota di tipo ibrido integra un innovativo generatore di energia compatto e leggero sviluppato da Yamaha Motor, con l'obiettivo primario di estendere significativamente la sua autonomia di volo.

La collaborazione tra le due aziende, avviata con un accordo nel marzo 2024, mira a sfruttare le tecnologie maturate da MHI nello sviluppo e produzione di aeromobili, e l'esperienza di Yamaha Motor nei motori di piccole dimensioni e ad alta potenza per veicoli a due e quattro ruote, combinata con la più recente tecnologia dei motori elettrici. L'obiettivo è confermare la fattibilità di un Uav di medie dimensioni con un'autonomia di crociera di 200 km e un carico utile massimo di 200 kg, un netto miglioramento rispetto ai 15 km di autonomia della variante a singola batteria.

Il test di volo che ha visto il prototipo decollare con successo per la prima volta è stato condotto a metà aprile presso il centro di ricerca di MHI. Il sistema ibrido del drone utilizza l'energia elettrica generata da un motore per azionare i propulsori elettrici su ciascun rotore. Le specifiche del drone di medie dimensioni rivelano una lunghezza totale di circa 6 metri e la possibilità di essere facilmente trasportato tramite camion fino ai punti di decollo/atterraggio.

Il prototipo frutto di questa ricerca sarà esposto allo stand MHI presso la fiera Japan Drone 2025, che si terrà al Makuhari Messe (Mihama-ku, Chiba) dal 4 al 6 giugno prossimi.

In futuro, questi droni di medie dimensioni sono destinati a rivoluzionare la logistica e le operazioni di soccorso. Si prevede il loro impiego sistematico per trasportare rifornimenti in aree isolate, spesso colpite da disastri naturali, superando le sfide logistiche che camion e navi affrontano. Potranno migliorare l'efficienza delle rotte verso isole remote e aree montuose con bassi volumi logistici e facilitare il trasporto di materiali in zone montuose difficilmente accessibili via terra, ad esempio per lavori di costruzione o riparazione di torri di trasmissione.

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