Press
Agency

Dazi, von der Leyen: "Preferiamo soluzione negoziata"

I Paesi Ue più colpiti: Irlanda, Germania, Italia e Francia

"Siamo sempre stati molto chiari sul fatto di preferire una soluzione negoziata. Questo rimane valido e utilizzeremo il tempo che abbiamo fino al primo agosto", è la posizione del presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in risposta all'imposizione dei dazi al 30% annunciati sabato 12 luglio da Donald Trump. Von der Leyen ha dichiarato di essere già pronta a reagire alle imposizioni dei dazi attraverso delle contromisure, ma la sospensione delle proprie tariffe durerà fino ad inizio agosto nella speranza di riuscire nel frattempo a negoziare. Sembra quindi che il presidente della Commissione Ue per preservare il negoziato e per la paura di un'escalation al momento preferisca non imporre a sua volta controdazi, che avrebbe a disposizione su prodotti simbolo degli Stati Uniti, come la soia, il legname, le Harley-Davidson e le Big Tech, oltre alla possibilità di escludere le aziende americane dal mercato europeo. 

Considerando le tariffe sui diversi Paesi Ue, nonostante l'applicazione sia uniforme al 30% l'effetto potrebbe essere differente nei vari mercati. L'Irlanda ha attualmente un surplus commerciale con gli Usa di 86,7 miliardi di dollari generato da prodotti dei grandi gruppi farmaceutici americani come Pfizer, Eli Lilly e Johnson & Johnson, e tecnologici, fra cui Apple, Google e Meta; per questo potrebbe essere lo Stato che più ne risentirà. Segue la Germania, con importanti esportazioni nell'ambito dell'automotive, della siderurgia e dei macchinari e un surplus commerciale con gli Usa di 84,8 miliardi di dollari. Italia e Francia sono invece in seconda linea, rispettivamente con surplus commerciali di 44 miliardi di dollari e 16,4 miliardi di dollari. In questo momento è difficile avere stime precise sulle conseguenze dei dazi in Italia, ma considera una riduzione dell'export che potrebbe essere pari a circa 35 miliardi di Euro. I settori più colpiti saranno il farmaceutico (per ora però esentato dai dazi), l'automotive, l'aeronautica, la cosmetica, il lusso e l'agroalimentare. 

Sull'argomento, vedi anche la notizia pubblicata da Mobilità.news

Collegate

Trump: dazi al 50% sulle importazioni di rame negli Usa

La misura scatta il 1° agosto e potrebbe avere conseguenze su veicoli elettrici, aerei e difesa

Ieri il presidente Donald Trump ha comunicato la propria decisione di imporre dazi al 50% sulle importazioni di rame negli Stati Uniti a partire dal 1° agosto. "Il rame è necessario per semiconduttori, ae... segue

Suggerite

Codacons, ad agosto conviene viaggiare in aereo e in pullman

Linee ferroviarie rallentate a causa dei cantieri. Da Roma a Milano anche 5 ore e 40 minuti in treno

Per spostarsi tra Milano e Roma ad agosto aerei e pullman acquistano sempre più competitività. Secondo uno studio del Codacons, a causa dei cantieri legati al Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) q... segue

IX Commissione Trasporti: le attività della settimana

Previste le proposte di nomina per la presidenza delle Adsp

Di seguito le attività di questa settimana della IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni)Martedì 15 luglio 2025 Ore 12.45    ATTI DEL GOVERNO  Proposta di nomina dell'ingegnere Raffaele Latro... segue

Dazi, crollo delle azioni di Volkswagen, Bmw, Mercedes-Benz e Porsche

Calo dall'1,3% al 1,6% questa mattina

Tra i settori che più risentono dei dazi imposti da Trump (vedi Mobilità.news), vi è l'automotive che nel 2024 ha visto l'esportazione dal parte dell'Unione europea verso gli Stati Uniti di 750.000 ve... segue