A Trento il progetto Interporto, relativo al prolungamento dei binari e al miglioramento delle modalità di entrata dei treni per l'abbattimento dei tempi di carico e scarico nel centro su cui gravitano il settore logistico e quello dei trasporti della Provincia, potrebbe vedere dei rallentamenti a causa della mancanza di una sufficiente copertura finanziaria. L'iniziativa non sembra essere totalmente saltata, ma potrebbe vedere una rimodulazione sulla base delle disponibilità economiche.
Inizialmente la spesa prevista era di 15 milioni di Euro, di cui 5 milioni derivanti dai fondi Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e 10 milioni dalla Provincia. Il costo ora però ammonterebbe a 50 milioni di Euro secondo il progetto presentato dalla società di ingegneria controllata da Ferrovie dello Stato Italfer, come spiegato da Mauro Groff, dirigente generale Unità missione strategica patrimonio e trasporti della Provincia autonoma di Trento.
Tra le ipotesi di Groff per risolvere la problematica e mandare avanti i lavori, la riduzione delle linee previste da tre a due. Potrebbero essere per ora sufficienti in quanto l'interporto non è saturo, ma le maggiori difficoltà derivano dai tempi di caricamento e di d'impegno della forza lavoro e dal collegamento con la Germania che non ha infrastrutture adeguate e conformi a quelle italiane.