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Riaperti gli aeroporti in Polonia dopo un attacco di droni russi in Ucraina

Velivoli senza pilota hanno violato lo spazio aereo polacco. Attivato anche un aereo G-550 Caew italiano

Gli aeroporti di Varsavia, Modlin e Rzeszow hanno ripreso le proprie attività questa mattina; in un secondo momento è stato riaperto anche lo scalo di Lublin. Come ha riportato "Flightradar24", almeno 14 collegamenti in arrivo hanno modificato la propria rotta durante la notte e nelle prime ore della mattinata. Lo spazio aereo polacco è infatti stato chiuso nella notte dopo che l'esercito nazionale ha riscontrato multiple violazioni dello spazio aereo del Paese nel corso di un attacco di droni russi all'Ucraina. Secondo il primo ministro Donald Tusk, "la prima violazione dello spazio aereo è stata registrata intorno alle 23:30 di martedì; l'ultima intorno alle 6:30 di mercoledì. Ci sono state 19 violazioni, ma questi non sono i dati definitivi". In risposta agli attacchi, ha riportato una fonte Nato, sono stati attivati aerei da combattimento F-16 polacchi, F-35 olandesi,  aerei da rifornimento in volo gestiti congiuntamente dalla Nato, e un aereo spia G-550A Caew (Conformal Airborne Early Warning) dell'Aeronautica militare italiana, ovvero il sistema multi-sensore con funzioni di sorveglianza aerea, comando, controllo e comunicazioni più avanzato in servizio con le forze aeree europee. 

"I droni che rappresentavano una minaccia diretta sono stati abbattuti" ha scritto il premier su "X". "Sono in costante contatto con il segretario generale della Nato e i nostri alleati" ha aggiunto. "Ora i sistemi di difesa aerea e di ricognizione radar basati a terra sono tornati alle normali attività operative" ha fatto sapere il comando operativo delle forze armate polacche sullo stesso social.

La Polonia ha subito convocato una riunione d'urgenza dei ministri del governo alle 8:00 ora locale. In mattinata si riunisce in una sessione straordinaria a Bruxelles anche il Consiglio Nord Atlantico, come spiegato da un portavoce dell'Alleanza. Secondo l'esercito polacco, la violazione dello spazio aereo sarebbe equiparabile ad un "atto di aggressione". Per altre fonti in ambito Nato, benché ritenuta un'incursione deliberata,  quello di questa notte non deve essere considerato un attacco diretto alla Polonia. 

Il numero di Uav che hanno violato lo spazio aereo non è ancora stato definito, ma Tusk ha parlato di una quantità "enorme". La stampa polacca ha riportato del ritrovamento di alcuni rottami di Uav (Unmanned aerial vehicle, ovvero aerei senza pilota a controllo remoto): ad esempio è stato individuato un drone danneggiato a Czosnówka e uno a Mniszków, mentre alcuni detriti sono caduti su un edificio residenziale a Wyryki-Wola, un villaggio situato nel nel Voivodato di Lublino, al centro del Paese. Le forze armate e il governo polacchi hanno invitato i cittadini a mantenere la calma, a non avvicinarsi o toccare detriti di oggetti sconosciuti limitandosi  a segnalare eventuali ritrovamenti. 

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