Impennata dei prezzi del petrolio e dei prodotti raffinati sui mercati internazionali dopo l’annuncio del presidente statunitense Donald Trump di nuove sanzioni contro il greggio russo, con l’obiettivo di spingere Vladimir Putin a trattare la pace in Ucraina. In questo contesto, tornano i rialzi sulla rete carburanti italiana.
A muoversi per prime sono Eni e Q8, che aumentano entrambe di un centesimo i prezzi raccomandati di benzina e diesel. In attesa che gli aumenti vengano pienamente recepiti, le medie nazionali dei prezzi alla pompa risultano ancora in leggero calo.
Secondo l’elaborazione di Quotidiano Energia sui dati dell’Osservaprezzi del Mimit, aggiornati alle 8 del 23 ottobre, il prezzo medio nazionale della benzina self è di 1,689 euro/litro (1,691 il giorno precedente), con le compagnie tra 1,676 e 1,700 euro/litro (no logo 1,685). Il diesel self è a 1,616 euro/litro (da 1,619), con valori tra 1,603 e 1,627 euro/litro (no logo 1,614).
Per il servito, la benzina si attesta in media a 1,833 euro/litro (1,836 il 22 ottobre), con prezzi compresi tra 1,763 e 1,902 euro/litro (no logo 1,743). Il diesel servito registra un prezzo medio di 1,760 euro/litro (da 1,763), con i marchi principali tra 1,694 e 1,826 euro/litro (no logo 1,672).
I prezzi medi del Gpl oscillano tra 0,695 e 0,718 euro/litro (no logo 0,682), mentre quelli del metano auto variano da 1,410 a 1,482 euro/kg (no logo 1,399).