Il governo della Cina ha recentemente sollevato una contestazione presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) riguardo alle tariffe imposte dall'Unione Europea sui veicoli elettrici di produzione cinese. Il Ministero del Commercio cinese ha annunciato di aver attivato il meccanismo di risoluzione delle controversie dell'OMC per proteggere i diritti e gli interessi del settore dei veicoli elettrici, così come per sostenere la cooperazione mondiale sulla transizione ecologica. Le autorità europee hanno stabilito tariffe provvisorie fino al 37,6% sui veicoli elettrici prodotti in Cina, giustificando la misura con l'accusa che questi veicoli ricevano sussidi governativi illeciti.
La Cina contesta questa posizione, sostenendo che il suo supporto all'industria dei veicoli elettrici è in piena conformità con le normative dell'OMC. Le due parti hanno un periodo limitato, fino all'inizio di novembre, per tentare di trovare una soluzione alle loro divergenze; in assenza di un accordo, le tariffe provvisorie diventeranno definitive. Il Ministero del Commercio cinese ha inoltre dichiarato che le tariffe UE violano le regole dell'OMC e mettono a rischio la cooperazione internazionale sui temi climatici.
Nel contesto di questa tensione commerciale, la Cina ha iniziato indagini sulle importazioni di cognac francese e carne suina europea. Questa mossa è interpretata da alcuni analisti come l'inizio di una potenziale guerra commerciale che potrebbe avere gravi ripercussioni economiche sia per la Cina che per l'Unione Europea.
L'evoluzione di questa disputa commerciale potrebbe avere un impatto significativo non solo sui rapporti bilaterali tra Cina e UE, ma anche sulla dinamica globale del settore dei veicoli elettrici e sugli sforzi internazionali di mitigazione dei cambiamenti climatici.
Cina ed UE: Nuova Fase di Tensioni Commerciali sui Veicoli Elettrici
Le Tensioni Crescenti e le Implicazioni per il Mercato Globale dei Veicoli Elettrici
Pechino, Cina
Mobilita.news
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