Domani la Camera si appresta ad avviare la discussione generale sul disegno di legge governativo dedicato all'intelligenza artificiale, già approvato in prima lettura dal Senato. Il testo, che consta di 28 articoli, è stato successivamente integrato dalle commissioni riunite Trasporti ed Attività produttive alla Camera e dovrà ora tornare a Palazzo Madama per un’ulteriore esame. Il provvedimento si propone di creare un quadro normativo nazionale armonizzato con le direttive europee, fissando principi di governance e stabilendo misure specifiche per il contesto italiano. L’obiettivo è duplice: da un lato, contenere e gestire i rischi legati all’intelligenza artificiale; dall’altro, favorirne un impiego responsabile ed innovativo nel tessuto produttivo e sociale del Paese.
Durante l’iter parlamentare alle commissioni di Montecitorio, è stata abrogata la clausola dell’articolo 6 che prevedeva l’obbligo di collocare i server che ospitano sistemi di IA utilizzati in ambito pubblico esclusivamente su territorio nazionale, con l’intento di tutelare la sovranità e la sicurezza dei dati sensibili. La deroga riguardava unicamente gli impieghi militari all’estero. Questa modifica apre ad una maggiore flessibilità nella gestione delle infrastrutture digitali, bilanciando esigenze di sicurezza ed operatività. L’approvazione di questo disegno di legge rappresenta un passo strategico per l’Italia, chiamata a coniugare innovazione tecnologica e tutela normativa in un settore in rapida evoluzione, capace di trasformare profondamente i settori dei trasporti, della produzione e dei servizi. La prossima fase parlamentare sarà cruciale per definire ulteriormente le modalità di attuazione e per consolidare un approccio normativo efficace e competitivo a livello europeo.