Presso il Centro di ricerche Enea di Frascati, Roma, è in costruzione un'infrastruttura che verrà utilizzata per testare tecnologie chiave per la fusione nucleare, chiamata Frascati Coil Cold Test Facility (Fcctf). Si tratta del reattore sperimentale 100% italiano progettato per collaudare in condizioni operative reali "il sistema magnetico di Divertor Tokamak Test (Dtt) costituito da 18 bobine toroidali, 6 moduli del solenoide centrale e 2 bobine poloidali, realizzate con superconduttori a bassa temperatura critica che operano alla temperatura dell’elio liquido (-269 °C)", come spiega un comunicato. L'infrastruttura potrà essere utilizzata dalla comunità scientifica internazionale anche "per le indagini e la qualifica di prototipi di cavi superconduttori ad alta temperatura critica -che operano fino alla temperatura dell’azoto liquido (-196 °C)- favorendo lo sviluppo di tecnologie di frontiera utili anche per altre applicazioni come trasporti e reti elettriche".
"Grazie all’impiego di soluzioni costruttive di ultima generazione e a materiali ad alto contenuto tecnologico -continua la nota-, questi potenti magneti saranno in grado di confinare il gas di isotopi dell’idrogeno (deuterio e trizio) all’interno di una struttura toroidale, dove verrà riscaldato fino a superare i 100 milioni di gradi raggiungendo lo stato di plasma, una condizione fisica estrema necessaria per avviare il processo di fusione nucleare".
Presso il laboratorio Fcctf si potrà inoltre quantificare il "sistema di alimentazione elettrica delle bobine toroidali e i dispositivi di sicurezza che proteggono i magneti da eventuali anomalie come il quench, un fenomeno che può degradare i superconduttori e compromettere il funzionamento delle bobine".