Oggi Raffaele Latrofa, nuovo commissario straordinario dell'Autorità di sistema portuale del mar Tirreno centro settentrionale (vedi Mobilità.news) e designato presidente per il prossimo quadriennio, ha delineato nel corso della sua prima conferenza stampa le linee strategiche del suo mandato. Guiderà i porti di Civitavecchia, Fiumicino interpretando il proprio ruolo come "una sfida entusiasmante e di grande responsabilità istituzionale" che affronterà "con determinazione, spirito di servizio e ascolto del territorio". "I porti non sono recinti chiusi: sono infrastrutture pubbliche, devono essere parte della vita delle città. Per questo da subito incontrerò i Sindaci, la Regione, i sindacati, gli operatori e tutti i soggetti coinvolti, con l’obiettivo di costruire insieme un progetto condiviso" ha dichiarato Latrofa.
Come riporta una nota, sono cinque le priorità del mandato:
- "completamento delle opere infrastrutturali già finanziate, in particolare a Civitavecchia e nel nuovo porto commerciale di Fiumicino;
- transizione energetica e sostenibilità ambientale, con il cold ironing, la riconversione dell’area Enel per il dopo carbone e lo sviluppo della darsena Mare Nostrum;
- attuazione della Zona logistica semplificata (ZLS) del Lazio, con sportello unico e promozione delle aree retroportuali;
- intermodalità e connessione ferroviaria dei tre porti;
- riorganizzazione interna e semplificazione amministrativa, con digitalizzazione dei processi e valorizzazione del personale".
Cinque anche le azioni prioritarie su cui il commissario ha dichiarato di volersi concentrare, sempre secondo la nota.
- "Snellimento dei procedimenti amministrativi: 'Il primo dovere di un’Autorità è quello di funzionare bene, con tempi certi e regole chiare. In questi giorni ho iniziato una ricognizione approfondita dei procedimenti pendenti: l’obiettivo è di velocizzare le pratiche, semplificare i flussi, evitare duplicazioni, e garantire efficienza e trasparenza all’azione amministrativa'.
- Accelerazione delle opere infrastrutturali: 'Molti interventi sono stati finanziati, alcuni sono in fase progettuale, altri in corso, altri hanno avuto fisiologici rallentamenti. Metterò tutta la mia esperienza in materia per supportare i bravi tecnici dell’Autorità. Vorrei attivare un tavolo permanente con i Rup e i tecnici per monitorare lo stato di avanzamento di ogni opera, intervenire sulle criticità, e rendere cantierabili tutti i progetti strategici'.
- Costruzione di una nuova relazione con il territorio: 'Ho iniziato a incontrare le istituzioni locali, la Capitaneria di Porto, e continuerò con gli operatori economici e i rappresentanti delle forze sociali. La mia idea è quella di un’Autorità che non cali dall’alto le decisioni, ma che sia un punto di raccordo tra sviluppo economico, tutela ambientale, legalità e diritti del lavoro. I porti sono il cuore pulsante di territori interi, non semplici recinti doganali'.
- Potenziamento della struttura interna dell’ente: 'Il vero capitale dell’Adsp sono i suoi dipendenti. Ho voluto incontrarli tutti insieme nel mio secondo giorno, perché nessun cambiamento è possibile senza il loro contributo. Ho già dato mandato di avviare una ricognizione sulle competenze presenti e sui bisogni formativi. Serve una macchina snella ma solida, capace di reggere le sfide della transizione ecologica, digitale e logistica'.
- Nuova unità per la progettazione europea e l’innovazione: 'Proporrò la creazione di un ufficio interamente dedicato all’intercettazione dei fondi europei, alla replicazione delle best practices internazionali e al coordinamento dei progetti su energia, sostenibilità e digitalizzazione. L’Adsp deve diventare protagonista nel contesto portuale mediterraneo ed europeo'".