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Sicurezza, maxi piano per stazioni e treni

Oltre 300 assunzioni all'anno per tre anni

Oltre 300 assunzioni all’anno per tre anni, dal 2023 al 2025 compreso, fino a raggiungere un organico di 1500 persone per garantire più sicurezza nelle stazioni italiane, sui treni e nelle aree ferroviarie.

È il piano sulla scrivania del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, che è in costante contatto con il Gruppo Fs e con il Viminale con l’obiettivo di supportare le Forze dell’ordine irrobustendo il numero degli addetti alla sicurezza: “Tutelare i cittadini che lavorano e viaggiano è una priorità di questo Governo” ha dichiarato il ministro.

Non a caso, la serenità delle persone sui treni e nelle stazioni è da sempre una priorità per Salvini: nell’agosto 2019, da ministro dell’Interno, aveva inaugurato il nuovo posto di Polizia ferroviaria a Milano-Rogoredo dopo aver avviato un significativo piano di assunzioni di donne ed uomini in divisa.

Con il piano si punta ad innalzare il livello di tranquillità negli hub di Milano, Firenze, Roma e Napoli con l’obiettivo di rafforzare i controlli anche nei centri di prossima attivazione (tra il 2023 ed il 2026) a Venezia, Torino e Bari e nei vari presidi territoriali esistenti o che saranno inaugurati a breve: si tratta di uffici che garantiscono servizi al pubblico e sono localizzati a Torino, Milano, Genova, Verona, Venezia, Bologna, Firenze, Ancona, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo. In un orizzonte più a lungo termine ci sarà il taglio del nastro anche a Trento, Trieste, Perugia, Pescara, Cagliari.

Tutte realtà che meritano maggiore attenzione sul fronte sicurezza: infatti, le statistiche raccolte dal Gruppo Fs fotografano una situazione che evidenzia come i furti a danno dei viaggiatori abbiano colpito, negli ultimi cinque anni, soprattutto Milano-Centrale (2000 furti, 256 negli ultimi due anni), Roma-Termini (più di 1000, 88 negli ultimi due anni), Bologna-Centrale (più di 500), Pisa (più di 500), Roma-Tiburtina (più di 300), Napoli-Centrale (più di 250, 62 negli ultimi due anni), La Spezia-Centrale (più di 200), Torino-Porta Nuova (più di 200).

Il Gruppo Fs, con la progressiva introduzione dei gate, rileva dal 2015 una riduzione del numero dei furti dell’80,4%. Un'iniezione di nuovo personale sarà una spinta positiva a garantirne il funzionamento.

Oltre a ciò, nelle aree ferroviarie si registrano altri episodi illegali come il furto di rame o aggressioni al personale. Nel 2022 sono avvenute 32 aggressioni ai lavoratori: 4 a Milano-Centrale, 13 a Firenze-Santa Maria Novella, 5 a Roma-Termini, 10 a Napoli-Centrale. Il tutto senza dimenticare gli atti vandalici come i graffiti ed in generale i danneggiamenti a danno degli asset ferroviari (stazioni e treni). 

Il Gruppo Fs ha anche annotato atti di sabotaggio per bloccare la normale attività, una massiccia presenza di viaggiatori senza biglietto, attività abusive di vario tipo come occupazioni, vendita illecita, presenze moleste.

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