Fondazione Eni Enrico Mattei e Aurora Energy Research e L&B Partners hanno presentato una serie di analisi a dimostrazione di come gli stoccaggi elettrochimici -con batterie- siano sempre più rilevanti per la sicurezza e la stabilità del sistema elettrico nazionale: contribuiscono a ridurre i picchi di prezzo.
Nelle analisi sono stati confrontati due scenari: uno con il nuovo meccanismo per l'approvvigionamento delle capacità di stoccaggio elettrico "Macse" e uno senza. Nel primo caso è stato dimostrato come l'aumento della capacità di accumulo delle batterie abbia una significativa incidenza sulla curva dei prezzi dell'energia elettrica, andando ad attenuare i picchi serali e generando un loro lieve incremento nelle ore centrali; rende possibile anche un uso più efficiente della produzione rinnovabile. Sulla base delle dinamiche di domanda e offerta, l'impatto del meccanismo varia a seconda delle stagioni: è massimo in estate, utile in inverno e amplificato in primavera, quando la domanda è bassa e la produzione fotovoltaica è alta.
Questo tipo di tecnologia potrà entrare in funzione nel 2028, momento in cui il mercato presenterà una maggiore concorrenza ma sarà anche più volatile, portando alcuni benefici a questo tipo di innovazione.