I giganti delle batterie cinesi Catl (vedi Mobilità.news) e Byd hanno concluso ieri accordi preliminari con Bhp, multinazionale australiana attiva nell'estrazione, lavorazione e commercializzazione di risorse naturali. Lo scopo di quest'ultima è aprirsi a nuove opportunità legate all'elettrico nelle proprie attività globali. La collaborazione infatti prevede di sostenere ricerca e sviluppo di soluzioni a batteria per mezzi pesanti utilizzati nelle miniere e per locomotive ferroviarie: questo sarà utile per ridurre le emissioni di Bhp e i costi energetici e anche per individuare best practices che rendano più sostenibile l'intero settore minerario. È prevista inoltre l'applicazione di sistemi di accumulo energetico e tecnologie di riciclaggio delle batterie nelle miniere. "Questa relazione strategica rappresenta un ulteriore passo avanti negli sforzi di Bhp per ridurre le emissioni di gas serra (Ghg) delle nostre operazioni e sostenere lo sviluppo di nuove soluzioni nel settore globale delle risorse" ha infatti affermato Rashpal Bhatti, chief procurement officer di Bhp.
Attualmente uno degli obiettivi della multinazionale è ridurre le proprie emissioni almeno del 30% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2020 e sviluppare le tecnologie necessarie. C'è però anche chi è più avanti: entro il 2030, Rio Tinto, multinazionale attiva nella ricerca, estrazione e lavorazione di risorse minerarie, vuole dimezzare le proprie emissioni operative e Fortescue, società globale di estrazioni di metalli, vuole azzerare le emissioni nette.