La Liguria si classifica come la regione italiana con il maggior numero di infiltrazioni criminali nei porti, con 18 casi scoperti nel 2024. Lo ha affermato l'associazione Libera nel proprio report "Diario di bordo 2025", realizzato grazie ai dati forniti dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli, dalla Guardia di Finanza e da Assoporti relativamente alle manifestazioni criminali nel 2024.
Nel corso dell'anno scorso si sono verificati 115 casi di criminalità, una crescita del 4,5% rispetto al 2023, considerando 30 porti. Lo scalo che ha visto più casi (16) è Livorno, seguito da Bari e Genova (entrambi 10). Nella classifica delle regioni italiane, oltre alla Liguria al primo posto con 18 casi, in seconda posizione si posiziona la Toscana (17), seguita da Puglia (16) e Campania (15).
Tra i 115 eventi, il 77,9% si riferisce ad attività illegali di importazione di merci o prodotti e il 9,5% alle esportazioni. Il 5,2% invece riguarda sequestri di merce in transito e la parte restate fenomeni illeciti non classificabili. I business illegali comprendono per il 37,7% traffico di prodotti contraffatti, per il 27% traffico di stupefacenti e per il 19,2% contrabbando; presenti anche traffico di rifiuti (5,2%) e illecito finanziario (3,5%).
Considerando invece il triennio 2022-2024, sono stati 365 gli eventi criminali nei porti italiani, uno ogni tre giorni. Al primo posto Genova e Livorno (20% del totale, 37 episodi), al secondo Ancona (7,3%, 27 episodi) e al terzo Palermo (6%, 22 episodi); a seguire Napoli e Salerno (19), Civitavecchia e Trieste (18), Brindisi e La Spezia (17) e Venezia (15).