I dazi al 15% che gli Stati Uniti starebbero per imporre sull'importazione dei beni europei potrebbe produrre un impatto economico complessivo stimato attorno ai 10 miliardi di Euro sulle aziende italiane. Lo ha riportato il Centro studi di Unimpresa (Unione nazionale di imprese) sulla base dei dati dell'export italiano verso gli Usa (più di 66 miliardi di Euro nel 2024); secondo l'organizzazione, le tariffe, nonostante siano un elemento di discontinuità nelle relazioni commerciali tra Italia e Stati Uniti, non hanno solo un'accezione negativa. Potrebbero dare infatti impulso allo sviluppo di strategie di diversificazione geografica verso Asia, America Latina, Africa e mercati emergenti come India e Messico, anche facendo leva sulla qualità riconosciuta del made in Italy.
In ogni caso ad essere particolarmente colpiti dai dazi sono i settori di trasporti, meccanica, farmaceutico, moda, agroalimentare e beni di lusso. Nello specifico, l'ambito dei trasporti (auto, motori e navi), che vede 7 miliardi di Euro di export e un'incidenza dell'11%, risentirebbe delle tariffe per oltre 1 miliardo di Euro.