Domenica in un quartiere di Austin, Texas, ha preso avvio il servizio di robotaxi di Tesla: un lancio promesso da Elon Musk da tempo, ma molto più modesto rispetto a quanto ci si aspettasse. L'avvio del servizio, infatti, ha riguardato solo un gruppo di fan selezionati dall'azienda ed è avvenuto in un quartiere in cui la guida autonoma era già presente da marzo grazie alla collaborazione tra Uber e Waymo, la divisione auto di Alphabet (vedi Mobilità.news).
La novità ha coinvolto solo poche auto di Tesla, i veicoli già esistenti Model Y, mentre non sono state ancora messe su strada le vetture Cybercab, senza volante e pedali, il cui prototipo è stato presentato in autunno come ciò che avrebbe cambiato le prospettive finanziarie di Musk.
Sembra inoltre che il servizio non abbia funzionato come doveva: le auto hanno commesso diversi errori, come segnalato dai guidatori. Ad esempio uno youtuber in un video ha mostrato il robotaxi superare la destinazione mentre lui cercava invano di accostare. In un'altra auto lo schermo posteriore invitava ad uscire in sicurezza, mentre il veicolo continuava a muoversi.
Una sperimentazione, quindi, lanciata da Musk con entusiasmo, ma non completamente riuscita: segnale dei passi avanti che la società deve ancora fare per risollevarsi.