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Trieste. Wärtsilä chiude impianto Bagnoli della Rosandra: a casa in 450

Nelle intenzioni della multinazionale, delocalizzare la produzione di grandi motori per navi

Wärtsilä -multinazionale finlandese specializzata soprattutto nella fabbricazione di sistemi di propulsione e generazione d'energia per uso marino (navi) proprietaria della storica Grandi Motori di Trieste-, prevede di ridurre la produzione a Trieste, in Italia, e di centralizzare la produzione di motori a 4 tempi in Europa a Vaasa, in Finlandia. L'impresa, comunica oggi in una nota- prevede che la fine della produzione a Trieste (nello specifico, nell'impianto triestino Bagnoli della Rosandra), avrà un impatto su circa 450 dipendenti con potenziale esubero. 

Dopo tale chiusura, il risparmio sui costi annuali totali stimato sarà di circa 35 milioni di Euro entro il 2025, ed i costi di trasformazione associati dovrebbero essere di circa 130 milioni di Euro: l'impatto sul flusso di cassa sarà di circa 75 milioni di Euro. Le trattative tra Wärtsilä, i rappresentanti dei lavoratori e le autorità ed istituzioni italiane "inizieranno in linea con la legislazione italiana", si legge nel comunicato.

“Fa parte della nostra strategia monitorare costantemente la capacità di produzione per garantire che l'efficienza operativa rimanga competitiva. Nel corso degli anni abbiamo via via consolidato la nostra presenza manifatturiera in Europa. Con questa nuova impronta stiamo compiendo il passo successivo per rafforzare la competitività e creare una struttura predisposta per la crescita futura. L'Italia, e Trieste, continueranno ad essere molto importanti per Wärtsilä in tante aree, poiché miriamo a dare forma alla decarbonizzazione delle industrie marine ed energetiche", informa Håkan Agnevall, presidente ed amministratore delegato dell'industria.

“Nelle difficili circostanze degli ultimi anni, i dipendenti a Trieste hanno svolto un lavoro encomiabile. Tuttavia, dobbiamo centralizzare la presenza manifatturiera in Europa per migliorare ulteriormente la competitività. Vorrei sottolineare che l'Italia e Trieste rimarranno molto importanti per Wärtsilä. In futuro il sito a Trieste si concentrerà su attività di ricerca e sviluppo, vendite, project management, sourcing, servizi e formazione. Una parte importante dei dipendenti a Trieste è oggi impegnata in queste attività. Nello sviluppo delle future soluzioni sostenibili per le industrie marine ed energetiche, stiamo studiando possibilità di investimenti futuri a Trieste legati allo sviluppo della tecnologia per combustibili sostenibili”, afferma Roger Holm, presidente del business Marine Power dell'azienda.

Le modifiche ora pianificate non influiranno sul portafoglio di motori di Wärtsilä, ed i livelli di servizio, e l'impegno nei confronti dei clienti rimarranno intatti. La catena di approvvigionamento rimarrà sostanzialmente com'è oggi, compresi i fornitori italiani, garantendo il mantenimento della competitività della catena di approvvigionamento.

Wärtsilä pubblicherà il 21 luglio il resoconto relativo al secondo trimestre dell'anno.

L'industria si definisce riferimento globale nelle tecnologie innovative e soluzioni per il ciclo di vita nei mercati marino ed energetico. E vanta un team dedicato di 17.000 professionisti distribuiti in più di 200 sedi in 68 Paes con cui "delinea la trasformazione della decarbonizzazione dei settori in tutto il mondo". Nel 2021 le vendite nette sono state pari a 4,8 miliardi di Euro. L'azienda è quotata al Nasdaq Helsinki.

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